È cominciato nel pomeriggio di ieri il progetto comunale “Sport bene comune” che vede coinvolti diciotto ragazze e ragazzi della comunità racalina all’interno della piscina comunale.
L’obiettivo è quello di rispondere in modo più incisivo al processo di crescita dei soggetti con disabilità e con disturbi dello spettro autistico.
Lo sport può essere uno strumento di welfare che permette di fare inclusione. “Questo è un tipo di inclusione diversa, un’inclusione particolare e anche molto meticolosa, perché la diversità è proprio ricchezza, gioia e condivisione.” ha affermato l’assessora comunale alle politiche sociali, Elisa Francioso.
I ragazzi coinvolti, che hanno un’età compresa tra i 6 e i 20 anni, sono stati divisi in due gruppi: i giorni previsti dal calendario sono il mercoledì e il sabato.
L’acqua è un mediatore facilitante in quanto stimola il sistema neuro-muscolare. Nelle attività in acqua sono coinvolte non solo l’area motoria ma anche quella cognitiva ed emozionale.
L’attività ludico-ricreativa per i ragazzi e bambini facilita l’esplorazione, la conoscenza, la sperimentazione di nuove sensazioni di gioco, gratificazione, di relazione e di sicurezza. Lo spiega così Francioso: “Vogliamo arricchire il progetto di vita dei bambini con autismo e bambini diversamente abili. Sport bene comune ha importanti ricadute sulle famiglie che possono così contare su una nuova attività gratuita con cui passare il tempo assieme ai loro figli”.
I passaggi effettuati prima di arrivare al primo appuntamento sono stati diversi. Si è partiti da “un incontro preliminare fatto con le famiglie in comune. Ci siamo conosciuti, ci siamo presentati, abbiamo cercato di capire quali fossero le diverse patologie, le diverse disabilità di ogni singolo bambino” – spiega l’assessora comunale. Poi è seguito un passaggio con gli istruttori e i fisioterapisti che si sono interfacciati direttamente con le famiglie per capire quali fossero le loro disponibilità, concordando le giornate per poter iniziare questo percorso.
“L’emozione è stata unica, come unici sono tutti i bambini e i ragazzi che questa sera hanno partecipato alla prima lezione in piscina. Il personale è fantastico. L’aver avuto un confronto diretto con le famiglie di questi meravigliosi bambini speciali non ha fatto altro che riempirmi di orgoglio” ha commentato emozionata Elisa Francioso, ieri sera, a bordo piscina.
Il progetto “Sport bene comune” rientra tra le iniziative della Regione Puglia finanziate con l’Avviso nell’ambito della promozione dell’attività fisico-motoria-sportiva nell’anno 2023 per complessivi 12mila euro.