Puglia regina del vino a Verona all’interno del padiglione undici con oltre dieci mila etichette da
mostrare e far degustare a buyer da tutto il mondo.

Centodieci aziende vitivinicole, dal 10 al 13 aprile, hanno partecipato alla 54° edizione del salone internazionale dedicato ai vini e distillati. “Il vitivinicolo pugliese – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione PugliaDonato Pentassuglia – rappresenta un settore economico forte e solido per la nostra regione. Il Vinitaly è una vetrina importante ma anche l’occasione per fare una seria riflessione sulle strategie presenti e future di tutto il sistema”.

Nel corso dei quattro giorni di fiera un ricco programma di appuntamenti allestito in collaborazione con Unioncamere Puglia e dieci realtà pugliesi che si occupano della promozione del vino: showcooking, workshop, masterclass, presentazione ed incontro dedicate alla valorizzazione del sistema vitivinicolo sono stati al centro del “Puglia Wine World”. Un’occasione importante per i produttori per accrescere la visibilità dei vitigni autoctoni della nostra terra che rappresentano storia, identità e cultura.

Vinitaly ph Vito Gallo
Vinitaly (foto di Vito Gallo)

Uno dei format all’interno del padiglione undici è Puglia Carosello – Vini, temi, guide il format pensato da R.P Consulting in collaborazione con la Regione Puglia che vedeva affrontate le tematiche come le pratiche di agricoltura sostenibile, i vitigni minori e la vinificazione in bianco che da alcuni anni sta emergendo sempre di più tra i produttori. Proprio quest’ultima ha regalato la conoscenza di vitigni autoctoni molto spesso dimenticati come la varietà del minutolo, confuso in passato con il fiano, riportato alla luce nel 2010 grazie al lavoro dell’enologo Lino Carparelli.

Il numero dei produttori, secondo i dati elaborati dall’ufficio studi di Unioncamere Puglia sono 2208 nell’anno 2021, un dato che attesta l’aumento di 189 unità rispetto al quinquennio precedente, anni nei quali i produttori erano 2019.

Al Vinitaly molti espositori lamentavano la poco presenza di pubblico straniero ma i dati diramati dal presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, hanno visto la partecipazione di 25mila operatori stranieri provenienti da 139 Paesi del mondo. Sul fronte delle presenze estere, testa a testa tra Stati Uniti e Germania, terzo il Regno Unito.

(foto in copertina: Vito Gallo)