Marcello Ciullo è nato a Casarano il 9 novembre del 1984 e vive nella città di Taurisano. Nei primi anni duemila si avvicina, quasi per gioco, al mondo del cinema, dirigendo alcuni film “di genere” girati con gli amici, con mezzi del tutto amatoriali. Studia da autodidatta e nel 2006 giunge alla realizzazione del suo primo cortometraggio Io, te e noi altri. Da quel momento in avanti, con cadenza biennale, ha realizzato diversi corti autoprodotti e interpretati da attori non professionisti.

Marcello Ciullo
Marcello Ciullo. Ritratto di Giuliano Sabato.

Nel 2017, insieme a Giuseppe Marino, dirige “La fossa”: il corto, con Ippolito Chiarello e Salvatore Corigliano, viene accolto in alcuni Festival nazionali e internazionali, tra cui il Festival del Cinema Europeo di Lecce. In questo momento è impegnato nel suo nuovo progetto “Profondo vuoto”, un cortometraggio di circa 15 minuti, le cui riprese saranno effettuate a marzo tra Gemini e Taurisano. Marcello Ciullo ne ha scritto il soggetto, modificandolo più volte nel tempo fino a quando, insieme a Giuseppe Marino e Daniele Mele, ha messo a punto la sceneggiatura. Un percorso lungo nonostante la brevità del racconto.

Ciao Marcello,  ci racconti qualcosa di  “Profondo vuoto”?

La storia racconta di un cinico ispettore di polizia che indaga su un caso di suicidio in un piccolo paese del sud Italia. Dovrà affrontare risvolti del tutto inaspettati che lo porteranno a fare i conti non solo con l’accaduto ma anche con se stesso.
Il progetto nasce dall’esigenza di raccontare la famiglia, origine delle nostre basi caratteriali e culturali e di tutte le sfaccettature che da essa derivano.

Ci puoi svelare già il cast del cortometraggio?

Tra gli attori ci saranno Antonio Malagnino, Elisa Morciano, Marco Antonio Romano, Antonio Monsellato e altri talenti salentini. Le musiche sono affidate al maestro Marco Puzzello. Il cortometraggio è autofinanziato da un crowfounding, in collaborazione con  Zima Film di Maglie.

Sappiamo che è un periodo difficile per il mondo cinematografico, la pandemia quanto ha influito su questo percorso? Esiste un modo per sostenervi?

La pandemia ha rallentato la produzione del film a più riprese, mettendo un velo d’incertezza nella realizzazione per via della restrizione del budget. Abbiamo comunque lottato e deciso di andare fino in fondo. Il corto è prodotto con una campagna di donazioni fatta da amici, conoscenti o semplicemente da persone che amano il cinema in particolare o l’arte in generale, vogliose di sostenere il progetto. In un momento delicato per tutti, come questo, è stata una ventata di positività. Abbiamo pensato di inserire i sostenitori del progetto nei titoli del corto, in veste di produttori, e abbiamo realizzato delle t-shirt del film da regalare loro. Ci tengo anche a ringraziare alcuni sponsor della zona che hanno avuto il coraggio di sostenere il progetto, incoraggiandoci ad andare avanti.

Dove sarà possibile vedere il cortometraggio? Quali sono i progetti futuri? 

Il cortometraggio sarà presentato al pubblico e ai sostenitori con una prima di cui ovviamente non possiamo ancora fissare la data. Cercheremo di tenervi informati tramite i canali social, sperando che si possa tornare alla normalità e a rivedere i teatri e i cinema pieni. Progetti futuri? Ho in ballo due cortometraggi che hanno bisogno di produttori coraggiosi, inoltre mi sono posto come obiettivo per il 2022 di scrivere il mio primo lungometraggio, che ho in sospeso da tempo. Incrociamo le dita e teniamo duro!

Come si può sostenere il cortometraggio?

Per chi volesse partecipare le donazioni sono ancora aperte. Ci sono diverse ricompense. Con la donazione di 20 euro si ha diritto al nome nel film in veste di produttore e una t-shirt di “profondo vuoto”. Aumentando l’importo e donando 50 euro alla ricompensa precedente si aggiungerà un giorno sul set come ospite e un invito con posto riservato alla prima del film. Se ci sono aziende interessate a sostenere il progetto siamo rintracciabili sui nostri profili social: Facebook e Instagram.

Qui, invece, il link per sostenere Marcello.