Da cinque generazione a Maglie esiste una pasta che porta come identità storica il proprio nome e cognome.  Nel lontano 1918 viene inaugurato “Il molino e pastificio Benedetto Cavalieri” con la famiglia già da tempo dedita alla coltivazione di grano infatti, la Puglia da sempre viene considerato il granaio d’Italia. Sin dalla fondazione la famiglia Cavalieri punta sull’innovazione, non solo machine moderne per l’impastatura, gramolatura, pressatura e trafilatura ma per non essiccare la pasta per strada come si faceva un tempo, viene introdotto il “metodo Cirillo”. Questo metodo consente l’asciugatura della pasta in stanze dedicate con un radiatore ad acqua calda e delle ventole, i cui tempi venivano scanditi dall’esperienza del capo- pastaio. Un rigorosa selezione di grani italiani con la passione che la famiglia tramanda da generazioni portano sul mercato diversi prodotti riconducibili al pastificio: lo spaghettone e la ruota pazza. Due varietà di pasta contrapposte per stile e percezione durante l’utilizzo in cucina per via del differente spessore. Durante la diciottesima edizione del congresso di Identità Golose  Andrea, figlio di Benedetto, ha raccontato quello che, dopo centocinque anni di storia, il pastificio Benedetto Cavalieri porta sulle tavole degli appassionati e degli esperti del settore ristorativo.