Matteo Bellaluna è un giovane trentatreenne racalino impegnato ad animare i giovani nel solco dei  valori della Chiesa cattolica. Tra il 2018 e il 2019 è stato presidente della Consulta Giovanile di Racale e attualmente si occupa di avviare e gestire processi di innovazione sociale e partecipativa e di sviluppare una visione trasformativa per e in collaborazione con le Comunità. 

Il Progetto Policoro nel suo claim ha tre parole: “giovani”, “Vangelo” e “lavoro”. Ci spieghi un po’ questo accostamento?

Sono i pilastri su cui si fonda il Progetto, realtà rivolta principalmente ai giovani e alle problematiche lavorative. Portando la testimonianza del Vangelo che si fa relazione e guida, affronta concretamente il disagio della mancanza di lavoro, parlando di speranza e dignità per costruire una società giusta e solidale.

Concretamente come si sviluppa l’obiettivo principale del progetto, cioè quello del contrasto alla disoccupazione giovanile secondo la Dottrina Sociale della Chiesa?

Uso quattro verbi: animare, abitare, appassionarsi, accompagnare. Vuol dire lavorare per un modello di economia alternativo a quello consumistico, saper costruire relazioni e reti comunitarie, abitare i conflitti sociali, il lavoro e la politica, mettersi al servizio della vita concreta delle persone e contrastare le ingiustizie sociali e essere capaci di farsi compagni di strada. Attraverso diverse forme di accompagnamento, formazione e sostegno, frutto dell’animazione territoriale: una lunga serie di realtà lavorative, motivate e riconosciute, spesso sin dalla loro costituzione, testimoniano che è possibile superare rassegnazione e fatalismo, in una relazione feconda e generativa con il proprio territorio.

Come sei entrato a far parte di questa realtà sociale della Chiesa italiana così all’avanguardia per il mondo dell’impegno giovanile per la cittadinanza attiva nel nostro Paese?

Dal 2018 sono al servizio del Progetto, prima come Animatore di Comunità e poi come AdC Senior. L’AdC, formandosi e affinando le proprie competenze, sviluppa il Progetto sul territorio.

Nella nostra diocesi Nardò – Gallipoli e per la comunità racalina il Progetto Policoro ha sostenuto la nascita del nuovo forno San Nicola che commercializza prodotti da forno artigianali e tipici della tradizione salentina. Raccontaci un po’ il senso di questa bella realtà.

Il desiderio di realizzarsi pienamente, anche dal punto di vista professionale, intraprendendo un’attività in proprio e disponendo solo delle proprie competenze. Ascolto, accompagnamento e aiuto, anche economico con lo strumento del Microcredito hanno fatto tutto il resto…provare per credere.

Sussidiarietà, solidarietà e legalità sono i principi cardine su cui ruota il vostro progetto. Se dovessi fare un appello ai giovani per incentivarli ad assumere un ruolo da cittadini attivi nella propria comunità cosa gli diresti?

Scriveva Don Milani nel 1967: “Il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia”. Contro una mentalità che porta alla chiusura e al ripiegamento in sé stessi serve riportare al centro i desideri e i bisogni delle persone.