Ricercare nel passato ciò che prepara il presente è un’ossessione. Lo affermava Marc Bloch, il più grande storico europeo del Novecento, in queste parole rivedo l’amore e la passione che il maestro Giovanni Venneri impiega nella sua pasticceria Caffè dei Napoli.

Il prossimo settembre l’attività sita in piazza Municipio, ad Alliste, compirà cento anni, quattro generazioni d’amore che si respirano nella maestranza e nell’arte della preparazione dei dolci e dei prodotti salati che riempiono i banconi. Nonno, padre, Giovanni e a sua volta il figlio Roberto, sono gli artefici del successo che nel corso degli anni ha affermato il mito delle origini.

Rustico e pasticciotto sono diventati piatti identitari della nostra provincia, incontri ed incroci di sapori e consistenze che celano l’intimo segreto del gusto. Vincitore di diversi premi, il pasticciotto del maestro Venneri, a differenza del disciplinare Pat, ha qualcosa di diverso. Farina di semola invece della farina 00, burro anziché lo strutto ma soprattutto ha voluto sottolineare la non presenza di aromi artificiali, come la vanillina.

Il pasticciotto leccese

Non esiste una ricetta segreta ma solo dei piccoli accorgimenti tecnici per far si che a casa possiate avere un prodotto gustoso. Tutto il procedimento è visibile sul canale YouTube “Nomade del cibo” dove la famiglia Venneri ha spiegato passo dopo passo la realizzazione del dolce più conosciuto in Italia e non solo.

Non importa che sia la variante dolce oppure salata, il pasticciotto è un incontro felice verso un orgasmo culinario.

Foto di Giuliano Sabato