Sempre più spesso mentre si è alla guida capita di imbattersi in un misuratore di velocità e, talvolta, di vedersi anche recapitata presso la propria residenza una raccomandata A.R. (con avviso di ricevimento) con al suo interno una multa per aver violato il Codice della Strada.
Tuttavia le sanzioni possono essere contestate se il misuratore di velocità, oltre che il verbale stesso, non rispetta determinati requisiti, portando dunque all’annullamento da parte delll’autorità giudiziaria competente.
Ma quali sono le contestazioni che si possono muovere avverso le sanzioni elevate per eccesso di velocità? Ne parliamo con l’avvocato Valentina Corsano…
Le contestazioni che possono muoversi avverso un verbale elevato per eccesso di velocità sono numerose. Alcune di esse riguardano l’apparecchiatura che ha rilevato il superamento di una determinata velocità o i segnali di preavviso della medesima, altre riguardano il fotogramma che ritrae il veicolo ed altre riguardano la redazione del verbale medesimo e/o la sua sottoscrizione, oltre al possibile mancato rispetto dei termini di notifica per così come prescritti dalla legge.
Tra le contestazioni inerenti all’apparecchiatura che ha accertato l’eccesso di velocità, quali sono quelle più frequenti?
Le sentenze emesse dall’autorità giudiziaria competente, in questo caso dal Giudice di Pace, spesso rilevano e accertano, anche a seguito della documentazione probatoria prodotta dalla pubblica amministrazione che le apparecchiature cd. autovelox risultano solo approvate e non anche omologate, come invece dovrebbe essere. Ancora, non è raro che la taratura dello strumento sia obsoleta e che non siano stati effettuati ulteriori controlli sullo strumento dopo la taratura originaria. In ogni caso, è proprio sulla base delle doglianze mosse dal ricorrente che il Giudice di Pace può sospendere il verbale, prima ancora di pronunciarsi sul suo annullamento, qualora rilevi i presupposti per concedere la misura cautelare eventualmente richiesta. Negli ultimi mesi molto sta facendo discutere l’installazione dell’autovelox fisso sito sulla S.S. 101 km 14+940 Direzione Nord, ossia, il cd. “autovelox di Galatina”. Ebbene, nel caso di specie l’apparecchiatura è un PHOTORED. Tale modello presenta numerosi profili critici che possono mettere in dubbio la legittimità di un verbale. Tali criticità, unitamente ad altri elementi propri del singolo caso di specie, recentemente, ha portato il Giudice di Pace di Lecce a prendere in considerazione la misura cautelare avanzata dal ricorrente e, di seguito, a concederla, sospendendo il verbale.