Molti non sanno che uno dei drink più famosi del mondo veniva usato come farmaco. Quando i britannici colonizzarono l’India, gin e tonica si adoperavano per rendere più appetibili gli intrugli farmaceutici.  I primi proto-gin sono stati prodotti in Italia presso la Scuola Medica Salernitana non per scopi ludici ma per trasmettere le proprietà benefiche del ginepro. Successivamente nell seicento fu modificata nei Paesi Bassi per poi raggiungere la ampia diffusione in Inghilterra. Seppur agli inizi apparivano disgustosi, con il passare del tempo questi metodi sono stati affinati. Come spesso accade, le tecniche utilizzate per gli infusi farmaceutici vengono ricalcate anche in altri settori: uno di questi è la produzione di distillati. Così, in un piccolo comune del Salento, a Matino, dall’idea di Andrea Santantonio, imprenditore classe ‘88, nasce Farmacopea Popolare con la produzione di gin e bitter. 

Gin Animus

La produzione viene eseguita in piccoli lotti seguendo antiche tecniche artigianali dando vita ad gin e bitter dallo stile farmaceutico. La squadra di lavoro dedita alla produzione dei distillati si avvale dei migliori mastri distillatori e aromatieri Italiani. Priscilla Occhipinti di origini Toscane, unica master distillatrice italiana riconosciuta e pluripremiata a livello internazionale, Alfredo La Cava, piemontese, distillatore e maestro aromatiere. Questi sono solo alcuni dei nomi che ruotano intorno alla creazione dei distillati. Linfa Cremisi, tatuatrice livornese, invece, ha realizzato le etichette con un design originale caratterizzato dall’impronta farmaceutica: il packaging sulle bottiglie richiama i flaconi di un tempo.

 

Il mio è uno stile farmaceutico con delle botaniche inusuali – dice il creatore di Farmacopea Popolarefoglie di coca, incenso e gelsomino per il gin o acqua di mare e wasabi per il bitter. Solo per citarne alcuni“

 

farmacopea popolare gin e bitter
Bitter Mentis

Perché proprio la coca? La foglia di coca è il segno distintivo dell’azienda, presente in tutte le loro creazioni. Molto prima dei signori della droga colombiani, la pianta della coca ricopriva un ruolo mistico e curativo nell’antica società peruviana. Considerata sacra e preziosa quanto l’oro e l’argento, la foglia di questo vegetale si utilizzava nelle cerimonie religiose. Solo le foglie migliori, dopo un’accurata selezione in Sud America, vengono trasportate in un laboratorio spagnolo per essere raffinate in modo da eliminare la molecola della cocaina contenuta all’interno. Si ottiene così un prodotto del tutto naturale al 100% per regalare una botanica particolare. La foglia di coca viene utilizzata per l’intera linea di prodotti diventando cosi un marchio distintivo. Il bitter mentis di produzione della farmacopea attualmente risulta l’unico al mondo con questa caratteristica.

Andrea Santantonio – Farmacopea popolare

“Ho sempre avuto una passione per i cicli produttivi nell’ambito alimentare – dice Andreasono partito nel 2015 con un birrificio per poi passare ai distillati, visto che ero anche un barman. Ho sfruttato i due anni di pandemia come ricerca per nuovi ingredienti e botaniche per poi cominciare la produzione a febbraio 2022”. Agrumati, resinosi, floreali sono queste le sensazioni che il distillato a base di ginepro può regalare. Una vasta scelta di distillati presenti sul mercato oggi danno la possibilità di abbinare la mixology ai pasti principali e non solo come aperitivo.